Le norme da sapere in fatto di laterizi
Le norme da sapere in fatto di laterizi
Michele Destro
Il rivenditore edile, da sempre indispensabile “fornitore” di nozioni sulle caratteristiche ed il corretto utilizzo dei materiali, si trova a districarsi tra mille normative. Per quanto riguarda il settore dei laterizi, qui di seguito un utile vademecum legislativo e di buone pratiche.
Sismica
Il 1 luglio 2009 sono entrate in vigore le NTC08 che hanno definitivamente modificato il sistema di calcolo strutturale, passando dalle tensioni ammissibili agli stati limite, e classificato il territorio, nella sua totalità, sismico. Un cambiamento che, comunque, ancora una volta, ha riconfermato le peculiarità meccaniche della muratura portante di laterizio che, con le dovute condizioni, rappresenta ancora oggi un comprovato sistema costruttivo veloce ed economico a garanzia di un’edificabilità in qualsivoglia zona sismica. Le condizioni dei blocchi:
- la foratura non superi il 45 %, (per le zone sismiche 1-2-3, mentre la percentuale può arrivare fino al 55% per la zona 4);
- che lo spessore sia maggiore o uguale a 24 cm, (per le zone sismiche 1-2-3, mentre si riduce a minimo 20 cm per la zona 4);
- che gli eventuali setti disposti parallelamente al piano del muro siano continui e rettilinei, (con interruzioni consentite in corrispondenza dei fori presa);
- che i valori meccanici nella direzione del carico e in quella perpendicolare siano superiori rispettivamente a 50 kg/cmq e 15 kg/cmq;
- che per i blocchi ad incastro la tasca verticale, che si forma accostandoli, venga riempita con la malta di allettamento, (per tutte le zone sismiche – la tasca deve estendersi per almeno il 40% dello spessore del blocco, come previsto dall’Eurocodice 6 – es. spessore blocco 30 cm lunghezza min. tasca 12cm);
- in aggiunta la malta di allettamento deve prevedere una resistenza meccanica di almeno 50 kg/cmq, (che può diminuire a 25 kg/cmq per la zona sismica 4).
Termica
Il 2010 è un anno che inizia con l’entrata in vigore delle nuove trasmittanze termiche, previste dall’ormai noto D.Lgs 311/06, degli elementi che compongono l’involucro edilizio, (es. il valore per le pareti esterne, in zona E, è passato da 0,37 a 0,34 W/mqK), ed anche in questo i blocchi in laterizio hanno già dato ampiamente le risposte al mercato anticipando i tempi di almeno un anno. Pareti monostrato ad elevata inerzia termica realizzate con malte termiche, (oramai di uso comune), sono la risposta ai recenti limiti di legge e a quelli più restrittivi del comfort che richiedono salubrità ed alte temperature superficiali interne.
Acustica
Questa tematica sta cambiano sia nell’approccio legale sia in quello parametrico, in questo nei prossimi mesi le norme dell’UNI faranno chiarezza stabilendo nuovi limiti e iter procedurali. I blocchi in laterizio grazie alla massività, (sinonimo di elevata qualità acustica), hanno da sempre garantito eccellenti valori di potere fonoisolante.
Reazione al fuoco
Caratteristica che descrive la capacità di un materiale di reagire al fuoco. I blocchi in laterizio hanno ottenuto il più alto “riconoscimento” venendo classificati in A1, (la più alta – nessuna reazione), dal D.M. 25/10/2007 senza l’avvallo di prove o verifiche di alcun tipo.
Resistenza al fuoco
Valore che contraddistingue, (in minuti), la capacità di un paramento, (verticale od orizzontale), di resistere al fuoco. Il decreto del 16/02/2007, unitamente alla circolare n° 1968 del 15/02/2008, ha definito, oltre ai valori di resistenza, (ottenibili anche con prove sperimentali e/o con calcoli), che il parametro R, (stabilità: attitudine di un elemento da costruzione a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco), non dovrà più comparire nella dicitura R.E.I. per i paramenti murari di tamponamento mentre rimarrà invariata per quelli portanti, (es. Muro portante R.E.I. 120 – Muro di tamponamento E.I. 120, entrambi equivalenti per le pratiche dei VVF).
Sostenibilità
La sostenibilità, che rappresenta il nostro attuale e futuro benessere, trova nella terracotta, la materia prima per eccellenza, la risposta più “naturale”.
Durabilità
I fabbricati, come prevedono le summenzionate NTC08, devono durare nel tempo, (almeno 50 anni per gli edifici residenziali), e soprattutto richiedere una limitata manutenzione e ridotti costi di gestione, anche in questo il laterizio ha una storia che testimonia il suo valore e le sue qualità che forse spiegano, (ma non solo), l’accordo stilato tra la provincia de l’Aquila e l’Andil, (Associazione nazionale degliiIndustriali dei laterizi), attinente la ricostruzione della nuova sede della medesima Provincia. Naturalmente in laterizio.